venerdì 11 gennaio 2013

UNA PASSEGGIATA CON GUSTO  

IL CARDO MARIANO IN CUCINA

Ecco un'ingrediente tenerissimo in questo periodo quando è ancora giovane .

Questo prodotto è reperibile molto facilmente e allora come resistere nel non utilizzarlo per cucinare delle frittelle o magari anche una buona pasta .
L'uso è veramente immenso ,dall'antipasto (anche sott'olio) al primo ,al secondo ,al contorno , al dessert e persino al Liquore magari aromatizzato al mirto (adesso è il periodo del mirto , usate le vostre passeggiate per più Gusti ).
Parliamo del prodotto :

Il Cardo contiene: tannino, sostanze amare, amido e mucillaggine.
Le sue proprietà sono: colagogo (aumentare la quantità di bile che defluisce nell?intestino), coleretico (stimola il fegato a produrre la bile), diuretico, ipertensivo, tonico.


Si utilizzano le foglie raccolte in primavera ed essiccate in luoghi ben ventilati e bui.
In cucina il suo uso è pari a quello del carciofo: si utilizzano i germogli e le foglie più giovani ad insalata con un gusto amarognolo che ricorda il cardo; le radici ed i fiori si cucinano in acqua come qualsiasi verdura.

 L’estratto di questa pianta è utilizzato da più di 2000 anni per trattare patologie epatiche, quali epatite e cirrosi, e per proteggere il fegato dall’avvelenamento da tossine, che avviene, per esempio, in seguito all’ingestione di funghi velenosi,  di sostanze come l’alcol e di farmaci come l’aspirina, il paracetamolo ed altri FANS .Una descrizione di questa pianta medicamentosa si ha già nel IV secolo a.C. da parte di Teofrasto e, in seguito, nel I secolo a.C., da parte di Plinio .


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